Chi sono

Freelance
Arrivato a 49 anni mi domando ancora “chi sono”. Dopo una lunga esperienza nel mondo della grafica prima editoriale, poi pubblicitaria, torno ad essere un freelance, in breve ho deciso di raccogliere l’esperienza accumulata dal 1999 e rendermi indipendente.
Offro servizi grafici per clienti diretti, agenzie e uffici marketing. Posso soddisfare esigenzea legate all’immagine di un’azienda, di un servizio o di un prodotto.
Come freelance posso permettermi di contenere i costi. Ho la giusta esperienza per rispondere in modo diretto alle esigenze delle piccola, media e grande impresa. Nello specifico, sono in grado di concretizzare le vostre idee, dando loro forma e contenuto, su carta o sul web.
Pertanto sono un grafico concreto, che ama sporcarsi le mani, senza troppi fronzoli, che risolve problemi e molto spesso vede le cose prima che accadono.
Fumettista
Il fumetto è stata ed è la mia prima passione e grazie all’Editore Bertoni sono riuscito a pubblicare la mia prima opera “In tondo giro“.
Un fumetto realizzato nel 2020 e che viene pubblicato nel 2022. In questo momento sono in lavorazione due nuovi racconti che spero possano venir pubblicati.
Pittore
Tra le altre passioni non manca la pittura. Ho parteciapto a diverse mostre, forse la più importante quella a Berlino nel 2016 grazie a “Who Art You”. Definire un percorso artistico è sempre complesso.
L’idea nasce, si traccia, ma la volontà nel mantenere il proposito per un periodo lungo vacilla. Lascia il posto a forme involontarie.
La pittura è il mio momento, solo mio, in aggiunta i colori si mostrano mentre da distante li guardo per ore, giorni, quindi non è solo una questione di regole di associazioni cromatiche, di linee o di piani.
È essere parte di un processo, poca testa tutta emozione e pancia, infatti è lasciarsi coinvolgere dal processo stesso. Lo trovo più interessante, il processo è una continua sorpresa, mi stupisce, incuriosisce… il processo è infinito!
Scenografo
Mi piace ricordare che molto è partito da qui, tanti annni fa, dopo l’esperienza nei villaggi turistici, approdo allo Zelig. Quella sana ironia la porto ancora con me.